Da rassegna stampa di Serena Mancioppi 11 Aprile 2012
Secondo un nuovo studio pubblicato su Current Biology la diagnosi di dislessia può essere fatta ancor prima che un bambino impari a leggere; sembra infatti che deficit di attenzione visiva siano predittivi di successivi disturbi nella lettura, più di quanto lo siano le capacità linguistiche in fase di pre-lettura. Secondo Andrea Facoetti dell’Università degli Studi di Padova questa scoperta mette fine a un lungo periodo di dibattito sulle cause della dislessia e apre la strada a un nuovo pioneristico approccio per l’identificazione precoce e l’intervento in quel 10% dei bambini che lottano con difficoltà di lettura estreme.
Per un periodo di tre anni i ricercatori hanno studiato i bambini di lingua italiana, dalla fase pre-lettura dell’asilo fino alla seconda elementare. Il team ha valutato le abilità di attenzione visuo-spaziale, cioè la capacità di filtrare l’informazione rilevante da quella irrilevante, l’identificazione sillabica, la memoria verbale a breve termine, e la denominazione rapida del colore, seguita nel corso dei due anni successivi dalla valutazione delle abilità di lettura
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